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disegni di grande formato

 

a cura di Roberto Consolandi

ASILO DEI CREATIVI, Meano (BS)

17 settembre | 16 ottobre 2022

 

fotografie di Cristina Locatelli e Andrea Aschedamini (different.photography)

Disegni, o seduzione della bellezza

Valerio Ambiveri scopre le proprie facoltà fisiche e le altrui, dell’uomo e della donna nudi, ossia l’armonia fra le parti dei corpi, il canone, la misura, il numero, la ponderazione, l’equilibrio, il chiasmo, la perfezione attraverso una riesamina disegnativa della realtà, con i modelli scrupolosamente filtrati dal vero con la macchina da presa. L’uomo a misura di tutte le cose – in questo caso il dogma dell’antropocentrismo, in cui l’universo è stato creato per l’uomo e i suoi bisogni –, sembra ribaltato in appieno anche spiritualmente, come esempio di pura classicità. Il manifestarsi rappresentativo, l’atto epifanico del mito o delle ninfe, fino a segnare il dies natalis, il giorno di nascita, in Ambiveri non hanno nulla a che vedere con l’illustrazione.
Il piacere del disegnare la corporeità, la sensualità e la pelle palpitanti dei corpi prevede una conoscenza della materialità del supporto, del foglio che accoglie la linea, la testurizzazione del fondo e ne modifica la percezione geometrica chiaroscurale e plastica fra i passaggi tonali e cromatici, fra luce e ombre. Il rotolo di carta è come un velario che potrebbe essere disteso orizzontalmente o verticalmente su ogni superficie, in ogni spazio aperto o chiuso, fino ad eliderne le coordinate e oltrepassare il limite delle proporzioni, della prospettica, in quanto le forme smisurate, fuori scala, non hanno un punto che sia collocato all’orizzonte. I disegni hanno bisogno di una continua verifica visiva da vicino e da lontano. Lo sguardo, l’occhio è costretto a inseguire il tratto e le linee, e modellarle e trasformarle in movimento e ricreare il tracciato originario della mano che nell’euritmia aurea, nella grazia e leggerezza, nella purezza del gesto giunge all’essenza, alla seduzione della bellezza.

Orzinuovi (Brescia), 4 settembre 2022,
Roberto Consolandi

 

 

 

 

 

 

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